Carabinieri e guardia costiera soccorrono 297 migranti a Lampedusa

A Lampedusa, sette soccorsi e un intervento diretto a molo Favarolo da parte dei carabinieri hanno portato a terra 297 migranti, segnando un aumento dei flussi migratori nel canale di Sicilia. Le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza hanno intercettato e trasbordato donne e uomini provenienti da Libia e Tunisia, trasferendoli a bordo delle proprie imbarcazioni, in un’operazione di salvataggio che ha messo in luce la complessità del fenomeno migratorio nel Mediterraneo.

I gruppi di migranti erano composti da un minimo di quattro tunisini a un massimo di 69 persone di nazionalità diverse, tra cui egiziani, eritrei, iraniani, siriani, sudanesi e somali, evidenziando la rotta migratoria che attraversa l’Africa settentrionale e il Medio Oriente. Tre degli otto sbarchi hanno coinvolto migranti che affermano di essere partiti dalle città tunisine di Sfax e Al Mahdia, sottolineando il ruolo della Tunisia come paese di transito per i migranti.

Tra i tunisini, vi è anche un uomo che ha raccontato ai carabinieri di essere arrivato a Lampedusa a bordo di un kayak, che tuttavia non è stato ancora ritrovato, in un caso che mette in evidenza la disperazione e la determinazione di molti migranti che tentano di raggiungere le coste italiane. Tutti i migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, dove attualmente sono presenti 505 persone, in un contesto di gestione dell’emergenza migratoria che richiede una risposta coordinata e umanitaria.

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